Senza Catene\Convegno Nazionale – Rights&Mental Health (28 images)
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Ideazione e direzione della performance interattiva "Legàmi" durante il convegno nazionale "Senza Catene", allestimento della seconda tappa di Manicomi Aperti nel Centro culturale d'Arte Il Ghetto (Cagliari). Direzione artistica: ideazione e realizzazione della campagna di sensibilizzazione sulle contenzioni e contro gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Stefano Cecconi, membro del comitato nazionale “Stop OPG” e responsabile nazionale del welfare della CGIL, propone l’immagine creata con la donna crocifissa su un lettino ospedaliero come simbolo del movimento nazionale Stop OPG, nella fattispecie dedicato alla protesta contro la presenza di 78 donne nella sezione femminile del OPG Castiglione delle Stiviere. Art Direction per la campagna di sensibilizzazione di "Un Volto un Nome". Campagna concentrata principalmente sulla mobilitazione nazionale tesa a render nuovamente l'identità rubata alle persone rinchiuse negli OPG in circostanze disumane.
Senza Catene è un convegno nazionale organizzato da Stop OPG Sardegna ed è stata la seconda tappa dell’evento Manicomi Aperti (clicca qui per guardare il progetto "Manicomi Aperti"). L'evento si è tenuto a Cagliari al centro culturale d’Arte “Il Ghetto” nei giorni 16 e 17 settembre. La mostra ha seguito lo stesso percorso espositivo proposto nella prima edizione a Dolianova, con alcune integrazioni centrate in modo specifico sulla contenzione, sui luoghi-non luoghi di segregazione e sullo stigma. Le performance hanno avuto una funzione fondamentale per il coinvolgimento dei visitatori e dei partecipanti al convegno, offrendo delle situazioni interattive ed emotivamente trascinanti, facendo irruzione nelle tavole rotonde con rappresentazioni, a tratti disturbanti e imbarazzanti, che si evolvevano di volta in volta nell’affermazione della libertà e dell’identità, quali diritti inviolabili dei cittadini e delle cittadine. Donne e uomini legati da un infermiere alle grate della sala convegni con delle lunghe catene di stoffa bianca, guardavano supplicanti verso il pubblico implorando di essere slegati, cercando un legame con le persone che stavano loro vicine. Dopo ore estenuanti di confusione e disagio diffuso nella sala, dove nessuno sembrava sapere come comportarsi, i giovani performers vestiti di bianco hanno sciolto i loro nodi e hanno abbracciato uno per uno i partecipanti al convegno. Il legare perde la sua accezione contenitiva per divenire accogliente ricerca di un legame con l’Altro. In una sola parola è racchiuso il senso dell’azione performativa: legami. Sotto la regia di Fabio Costantino Macis i performers: Marco Casto, Andrea Pilo, Michele Zucca, Enrico Steri, Fedrica Ibba, con la partecipazione speciale di Noemi Medas.
Per approfondire:
Articolo sulla mostra e gli interventi performativi del convegno |
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